Mentre si pianifica la costruzione di un nuovo albergo di fianco al Grand Hotel, anche oggi, dalle scalette della Mein Schiff 2, che del porto di Salerno ha fatto una tappa fissa, sono scesi i passeggeri e gli uomini e donne dell’equipaggio della nave della compagnia tedesca Tui Cruises. Per loro una giornata alla scoperta della città di Arechi, della Costiera, dei meravigliosi siti della nostra provincia, anche se la giornata è grigia e questo maggio è travestito da novembre.
Le loro voci, i loro accenti, le loro espressioni popolano le strade del centro storico, il lungomare, il corso confermando che gli sforzi fatti perché Salerno diventasse meta turistica stanno prendendo corpo. Non solo base per gite, come accade per i crocieristi, ma sempre più spesso destinazione per weekend, soggiorni più o meno brevi, vacanze.
Lo testimonia, anche il numero di B&B e case vacanze cresciuto in maniera geometrica negli ultimi anni: sono ormai circa un migliaio e sono diventati una fonte di reddito per molti salernitani, soprattutto giovani senza una reale alternativa occupazionale.
Il rischio, però – come ha ricordato in un incontro pubblico il presidente De Luca – è che, il cuore della città si svuoti dei suoi residenti, diventando più un dormitorio che uno spazio vivo e vitale, perdendo così tutta l’identità e la tipicità dei luoghi: «Il turismo è una grande carta per lo sviluppo. – ha detto ieri il presidente della Regione Campania – Ma l’overtourism, cioè il sovraffollamento turistico non lo è. I centri storici stanno perdendo la loro identità: la nascita e il moltiplicarsi di strutture extralberghiere determina l’aumento del prezzo degli affitti e degli immobili e la migrazione degli abitanti originari verso altre zone urbane».
Fenomeni che in sociologia vanno sotto il nome di gentrificazione, tema che diverrà centrale nei prossimi mesi.