La denuncia arriva dalla FP CGIL di Salerno

Ospedale di Polla, Neurologia e Chirurgia al collasso

«C’è carenza di organico – evidenzia il sindacato - l’ASL provveda subito»
Francesca De Simone

«Rischia la sospensione delle attività il reparto di Neurologia dell’ospedale di Polla se non saranno presi in queste ore provvedimento urgenti dal Direttore Generale ASL Salerno, Sosto, in merito all’unico dirigente medico a tempo pieno in forza al reparto o se non sarà sostanziale il reclutamento di altri neurologi». La denuncia arriva dalla Funzione Pubblica della CGIL di Salerno. Con il rischio di sospensione del reparto – evidenzia il sindacato – si perderebbero servizi essenziali come l’elettromiografia, l’elettroencefalografia, ma soprattutto le attività di urgenze connesse alla “rete per l’Ictus cerebrale”. Il presidio di Polla, nell’approvando Atto Aziendale, si configura come DEA di I livello ed è identificato nella “Rete Stroke” aziendale, cioè la rete per l’Ictus cerebrale, quale sede di “Stroke Unit 1° livello”, ovvero presidio per il trattamento in urgenza degli ictus ischemici. Ciò rischierebbe di lasciare scoperti dal trattamento salvavita e salva disabilità, non solo i cittadini del comprensorio, ma in tutto oltre 135mila abitanti che dovrebbero afferire al presidio di Polla, come gli abitanti di Eboli, degli Alburni e del medio Sele, e quelli del Distretto Capaccio – Roccadaspide, senza considerare i turisti del litorale di Paestum. Una situazione su cui occorre intervenire, dunque, “se si pensa – scrive la FP CGIL – che dovrebbe essere dedicato almeno un neurologo, per turno lavorativo, a questa rete. Quindi, servirebbero almeno 6 medici per coprire i turni”. Peraltro, se l’Asl Salerno non interverrà tempestivamente inviando altro personale – evidenzia ancora il sindacato – tra poche settimane, con le ferie estive che devono essere riconosciute obbligatoriamente ai dipendenti, anche il reparto di chirurgia rischia il collasso. Difatti, l’organico è formato da soli 4 chirurghi, mentre per assicurare la guardia attiva chirurgica h24, senza contare l’attività di sala operatoria, servirebbero almeno 6 medici. Del resto, per lo stesso motivo è in serio pericolo anche il funzionamento anche di altri reparti.

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