Il governo vara un disegno di legge ed un decreto per snellire le procedure

Capezzuto: «Piano liste d’attesa? Uno spot elettorale»

Il segretario generale della Cgil Funzione Pubblica di Salerno ritiene che le misure non finanziate gravino solo sulle Regioni
Michele Masturzo

Per Antonio Capezzuto il nuovo Piano per le Liste d’Attesa varato dal governo Meloni è soltanto uno spot elettorale in vista dell’imminente scadenza delle europee. Il segretario generale della Cgil Funzione Pubblica di Salerno sottolinea che non ci sono le coperture per attuare quanto previsto, in particolare per la stabilizzazione dei precari.

«E’ un provvedimento vuoto che arriva a cinque giorni dalle elezioni europee. Non ci sono risposte perchè molte di queste determinazioni sono già previste dal piano del governo sulle liste d’attesa 2019-21. Inoltre, c’è la frase sul superamento del tetto di spesa per l’annualità 2025 senza lo stanziamento di un euro. Si parla di finanziare le assunzioni sulle quote già previste sul sistema sanitario nazionale, a questo punto possiamo immaginare che le Regioni dovranno fare degli interventi attingendo dai propri bilanci. E’ una riforma scorretta nei confronti dei cittadini e si rischia un ampliamento verso il privato che non ci possiamo permettere. I cittadini meritano di avere risposte sulle liste d’attesa, risposte che però siano finanziate. Oggi abbiamo bisogno di assumere più personale per garantire le attività all’interno dei reparti e per garantire il superamento delle liste d’attesa. Ma per assumere personale bisogna stanziare risorse ed aiutare le Regioni e non fare spot elettorali».

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