I dati della Coldiretti

Nel 2024 +75% di allarmi su cibi stranieri

Alimenti contaminati da Cina, Spagna e Turchia
Simona Cataldo

I cibi più contaminati arrivano dalla Cina, segue la Spagna (principalmente per prodotti ittici come il tonno con residui di mercurio oltre i limiti) e laTurchia (in particolare per le aflatossine nei pistacchi, problema che riguarda anche l’Iran). Più di un’allerta al giorno su cibi importati dall’estero. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti sui dati del sistema europeo di allerta rapido. I dati diffusi in occasione della Giornata per la Sicurezza Alimentare indetta dall’Onu il 7 giugno riguardano il periodo che va da gennaio a inizio giugno: in questo arco temporale sono state ben 208 le allerte sanitarie notificate nel nostro Paese, in aumento del 75% rispetto allo stesso periodo del 2023. Al primo posto, come dicevamo, la Cina «Proprio da lì è arrivato il carico di pomodori he abbiamo intercettato nel porto di Salerno» spiega il presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli. «Tra i prodotti dannosi, si va dai fagioli del Bangladesh con il Chlorpirifos, sostanza bandita in Ue che si ritrova anche nel riso basmati proveniente dal Pakistan, ai polpi indiani e alle seppie congelate albanesi al cadmio. Ma ci sono anche – continua Coldiretti – tonno spagnolo al mercurio, ostriche portoghesi col norovirus, carne di anatra ungherese alla salmonella, solo per fare alcuni esempi». E poi ci sono i cibi coltivati e ottenuti grazie allo sfruttamento di bambini, dal Sudamerica all’Asia fino alla vicina Turchi. La Coldiretti ribadisce la necessità di affermare il pprincipio di reciprocità delle regole. Ai rischi sanitari per i cittadini si aggiunge peraltro il problema della concorrenza sleale ai danni degli agricoltori italiani

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