Il piano è stato studiato nei minimi dettagli: i ladri colti quasi sul fatto ieri, in pieno giorno, a Pastena, erano tenuti sotto controllo dalla Polizia, che è riuscita ad incastrarli dopo il colpo messo a segno in un appartamento di via Donato Somma, e fruttato almeno 9mila euro. Gli agenti della squadra mobile diretti dal vicequestore Gianni Di Palma li hanno rincorsi e bloccati in via Madonna di Fatima. In manette sono finiti un 59enne ed un 25enne del napoletano. Non solo sono stati trovati in possesso della refurtiva, tra cui una collezione di orologi ed altri preziosi, ma anche di un kit ad hoc per i furti: chiavi bulgare, solitamente utilizzate per aprire le porte blindate, a pezzi di radiografie, grimaldelli, chiavini ed altri attrezzi e arnesi da scasso. Insomma professionisti del settore, ritenuti responsabili di altri colpi messi a segno nella zona orientale da tempo. Ieri pomeriggio il questore Giancarlo Conticchio si è soffermato sull’intensa attività di indagine delle ultime settimane ed ha svelato lo stratagemma che ha consentito di acciuffare i malviventi in flagranza del reato. Nel corso della mattinata, infatti, le volanti sono state spostate in un’altra zona della città, lasciando ai ladri l’illusione che il loro raggio d’azione fosse totalmente libero e fuori dal controllo delle forze dell’ordine. Ed invece, la Squadra Mobile era pronta ad entrare in azione e non appena i ladri sono usciti dall’appartamento, sono intervenuti, intercettandoli. Le indagini non si fermano qui, perché, come detto, i due sono sospettati di essere gli autori anche di altri colpi messi a segno in città nelle precedenti settimane.
Trovati in possesso di un articolato "kit da scasso"
Furti: acciuffati i ladri delle “chiavi bulgare”
Sono stati arrestati in flagranza grazie ad un accurato piano strategico messo a punto dalla Questura
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