Otto episodi estorsivi, emblematici della capacità dei due clan di controllare anche economicamente il territorio. A questa attività si univa lo spaccio di droga. Episodi aggravati dal metodo mafioso. I 28 indagati, arrestati all’alba dai poliziotti della Squadra Mobile e dei carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera inferiore, coordinati dalla procura di Salerno, avevano infatti a disposizione armi per intimidire le vittime. L’indagine, sviluppo della precedente chiusa il 2 dicembre 2022, ha portato all’arresto di appartenenti ai clan camorristici confederali Fezza/De Vivo e Giugliano, attivi sul territorio dell’agro nocerino sarnese. ‘La forza intimidatoria degli indagati rendeva le vittime fortemente vulnerabili’ è stato sottolineando in conferenza stampa dai rappresentanti delle forze dell’ordine, difficile per gli imprenditori vessati con richieste estorsive denunciare quanto subito.
L’inchiesta della Procura di Salerno
Estorsioni e spaccio, 28 arresti nell’Agro
Gli indagati erano appartenenti ai clan Fezza-D’Auria e Giugliano
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