Sul lato lungo, se non ci fosse la rete, probabilmente, i pali sarebbero già caduti

Via Ligea: cade a pezzi la recinzione del campetto

Sono passati solo 7 anni da quando il Rotary Club Salerno 1949 lo ristrutturò
Francesca Salemme

Generalmente chi va a giocare a pallone o a calcetto guarda alle condizioni del campo. Chi sceglie di andare a giocare nel campetto al di sotto del viadotto gatto, in via Ligea, invece, monitora costantemente la recinzione, che nel lato corto è bucata – da lì ci si entra – e in uno dei due lati più lunghi, quello a monte è a serio rischio crollo: basta mettersi all’angolo e guardare la prospettiva… la linea da perpendicolare al terreno si china verso l’esterno e l’angolo retto alla base diventa sempre più ottuso… se non ci fosse la rete, probabilmente, i pali sarebbero già caduti.

Eppure sono passati solo 7 anni da quando, all’interno dei progetti che annualmente il Rotary Club Salerno 1949 approva, lo ristrutturò nell’ambito di uno specifico progetto denominato “Il Rotary per le Nuove Generazioni” che ha visto quali co-sostenitori in primis il Distretto 2100 e anche gli altri Club cittadini quali: Salerno Est, Picentia, Duomo, Nord Due Principati, Rotaract Salerno e Interact Salerno.

Era il 2017 e  l’impianto sportivo di quartiere ristrutturato venne realizzato con misure standard per consentire l’esecuzione di gare e/o tornei ufficiali, mentre l’area restante è stata completata con l’utilizzo di resine gommate per dare la possibilità, in futuro, di installare canestri e/o reti da pallavolo.

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