Un mattoncino alla volta (prima Petrachi, poi Sottil) si prova lentamente a costruire la piramide in attesa di scoprire il vertice, che poi è forse la base. Soprattutto in una società verticistica, verticale come ha definito la Salernitana Danilo Iervolino evidenziando che tutte le scelte, pur passando per collaboratori o suggeritori, arrivano a lui e sono prese da lui. Concetti espressi mesi fa, prima dei dubbi legati al possibile cambio di proprietà. Che per il momento non c’è stato e non si sa se ci sarà a breve. Si conclude un’altra settimana senza comunicazioni sulla società. Le voci sulla trattativa con la Brera Holdings si inseguono ma, al momento, non trovano conferme ufficiali. Pare che la decisione di Iervolino sul vendere o meno sia slittata ancora, forse alla fine della settimana che inizia domani, che è anche la fine del mese di giugno. Potremmo quindi arrivare a luglio, a pochi giorni dalla partenza per il ritiro di Rivisondoli fissata per domenica 7 luglio, senza aver ancora saputo cosa sarà della Salernitana dal punto di vista societario. Sotto il profilo sportivo sono stati inseriti i primi due tasselli importanti con il direttore sportivo Petrachi e l’allenatore Sottil ma manca ancora tutto il resto del mosaico. La squadra va rifondata per motivi economici, legati agli ingaggi elevati, ma anche per questioni sportive. Dopo una retrocessione del genere è bene cambiare molti interpreti per dare fiducia e forza allo spogliatoio. Ma il tempo stringe e il rischio di iniziare il ritiro con un organico per gran parte da definire è concreto.
Resta incerto il futuro societario mentre si dialoga con la Brera Holdings
Salernitana, un’altra settimana in attesa di Iervolino
La squadra va rifondata quando mancano due settimane al ritiro di Rivisondoli
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