Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale della Regione Campania, pubblicato nel febbraio scorso, sulla presa in carico del paziente con sclerosi multipla, è stato integrato con apposito decreto dirigenziale, così come proposto dai fisioterapisti di Salerno, Napoli, Caserta, Benevento e Avellino. Gli ordini professionali avevano stigmatizzato come fosse sottovalutata la figura del fisioterapista, ridotta a mero esecutore d’opera. In ragione di ciò, era stato presentato congiuntamente un ricorso, partito proprio dall’Ordine di Salerno. Il ricorso ha visto una sola udienza presso il Tribunale di Napoli, con la Corte che ha deciso di aggiornarsi a ottobre per acquisire maggiori informazioni in merito. Nell’attesa della sentenza, in sede regionale si è ritenuto opportuno procedere alle integrazioni indicate dai promotori del ricorso, a tutela della salute delle persone affette da sclerosi multipla ed a favore del riconoscimento della dignità e della responsabilità del fisioterapista. Come afferma la Presidente dell’ordine dei fisioterapisti di Salerno, Mariaconsiglia Calabrese, “il fisioterapista ha un ruolo di grande responsabilità nella valutazione funzionale globale del paziente e del programma che è inserito all’interno del progetto riabilitativo individuale. Un programma che va costruito a misura di paziente, a seconda delle singole necessità”.
Dopo il ricorso degli Ordini professionali, la Regione Campania accoglie le integrazioni indicate
Cura sclerosi multipla, passa la “linea” dei fisioterapisti
Vincono i fisioterapisti, soprattutto vincono i pazienti affetti da sclerosi multipla
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