È attraccata attorno alle 6.30 nel porto di Salerno la nave Geo Barents con a bordo 99 persone, di cui 34 uomini, 12 donne, 53 minori (41 bambini e 12 bambine, 37 non accompagnati. Si tratta del terzo sbarco a Salerno dall’inizio dell’anno. I migranti, recuperati in due distinte operazioni una al largo della Libia, l’altra nelle acque maltesi, provengono principalmente da Costa d’Avorio, Siria, Somalia, Pakistan, Guinea, Burkina Faso. Alcuni scendevano a fatica le scale per arrivare sulla banchina, hanno salutato con un abbraccio gli operatori che li hanno salvati e poi, timorosi, si sono diretti verso i mediatori e le forze dell’ordine per l’identificazione. I primi controlli sanitari sono già stati effettuati a bordo. Trentasei le persone con la scabbia e che sono state trasportate in centro di prima accoglienza, per seguire le procedure del caso e ricevere le cure sanitarie necessarie. Tra i migranti arrivati con la Geo Barents anche donne incinte e bimbi molto piccoli, alcuni in braccio alle loro mamme, altri camminavano mano nella mano con i propri genitori. Sono 37 invece i minori non accompagnati. Gli under 14 resteranno a Salerno, gli altri potranno anche essere trasferiti in altri centri della regione, come ha sottolineato il prefetto di Salerno, Francesco Esposito. “Finora – ha spiegato – la condizione sanitaria è migliore rispetto a quanto ci aspettavamo. Quattro persone, comunque, sono state portate in ospedale per cure mediche. Ci sono tre donne in stato di gravidanza, dobbiamo capire ancora la loro età. Tutti saranno accolti nei centri della provincia della Campania in un piano di distribuzione che abbiamo definito ieri nel corso della riunione. Non escludiamo che, con la stagione estiva, possano arrivare altre navi. Il ritmo si è rallentato rispetto agli anni scorsi ma l’attività potrebbe incrementarsi. Siamo pronti per accogliere altri sbarchi”.
Terzo sbarco a Salerno dall’inizio dell’anno
Arrivata la Geo Barents con 99 migranti
Più della metà sono minori: 41 bambini e 12 bambine. Resteranno tutti nei centri di accoglienza campani
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