Prende forma, almeno come idee, la Salernitana di Martusciello. Difesa a quattro, due mastini in mediana e tanta qualità con il terzetto di sottopunte alle spalle del centravanti. Compatta, attenta, con le linee molto strette in fase di non possesso, la squadra granata cerca di pressare alto l’avversario in fase di riconquista del pallone, così da complicare l’avvio della manovra da parte dei rivali e da evitare di esporsi al contropiede.
Quando invece i granata sono in possesso della sfera, Martusciello chiede costantemente ai suoi di muoverla velocemente, di giocare al massimo ai due tocchi, di ricercare l’ampiezza sfruttando i cambi di gioco e, di conseguenza, le corsie esterne, e poi di utilizzare il fraseggio stretto per presentarsi in maniera imprevedibile in area.
Non solo… “Bisogna fare gol”, è un mantra che Martusciello ripete spesso e volentieri: è successo nell’amichevole con la Delfino Curi Pescara, ma anche nelle esercitazioni senza difesa in allenamento, il tecnico ischitano vuole che i suoi giocatori cerchino con cattiveria di finalizzare le azioni offensive.
Martusciello, ma anche il suo vice Pane sono prodighi di consigli per i calciatori: l’ex giocatore dell’Empoli, ad esempio, ha seguito il primo tempo della gara con la Delfino Curi dall’alto, per fornire indicazioni ai difensori, e invece la ripresa da bordo campo per cercare di suggerire i movimenti corretti al terzetto sperimentale, composto da Sfait, Jimenez e Tongya, ed impiegato a ridosso di Simy.
E’ vero che molti dei calciatori che si stanno allenando a Rivisondoli sono destinati a cambiare aria, ma è altrettanto vero, ed è giusto sottolinearlo, che i giocatori stanno lavorando dimostrando serietà e serenità, cercando di rispondere al meglio alle sollecitazioni dello staff.