L’autista del camion che giovedì mattina ha travolto auto e furgoni allo svincolo di Eboli, causando la morte della coppia Valiante-Fezza non aveva bevuto. Le analisi effettuate in ospedale sono negative.
Superato l’alcoltest, ora il camionista di Nocera Inferiore deve attendere le analisi tossicologiche i cui esiti si conosceranno nei prossimi giorni. Il conducente del tir-cisterna è indagato per omicidio stradale plurimo, e anche lesioni personali per i turisti, lavoratori e residenti feriti che erano in fila, sotto al sole, a circa 40 gradi, a pochi metri dall’uscita sud di Eboli.
Resta però da capire come abbia fatto a non vedere la fila di macchine ferma. L’uso del telefono cellulare è la pista più gettonata rispetto al colpo di sonno a metà mattina. Spetterà agli uomini della polizia stradale, coordinati dal comandante Antonio Quaranta, scoprire se il telefono era attivo al momento dell’impatto: se stesse parlando, o navigando su internet, se stesse utilizzndo le chat…
Certo è che le vittime hanno pagato il fatto di essersi messi in fila per uscire dall’autostrada e non aver cercato di saltarla.
Malgrado i soldi dell’Anas (inizialmente intestaria del progetto, ora nella gestione di RFI), fino ad ora quattro sindaci (Rosania, Melchionda, Cariello e Conte) non sono riusciti a realizzare una rotatoria per quello svincolo.
Dopo la tragedia, l’attuale primo cittadino Mario Conte ha messo in agenda, lunedì, un incontro tra Comune e Consorzio Xenia, impresa appaltatrice del progetto di Alta Velocità Lotto 1A Eboli-Romagnano al Monte, per velocizzare le procedure. L’intero progetto, infatti, rientra nelle competenze di Rfi e del programma di realizzazione dell’Alta velocità, una circostanza che dovrebbe consentire di accorciare i tempi.
Su tutti questi elementi deve ragionare, ora, il pm Antonio Cantarella, titolare delle indagini.