Ruggi: i contagi e le ferie riducono all’osso il personale

Ritorna il Covid in corsia, Pronto Soccorso sotto pressione

I dati dell'incidenza del virus sulla popolazione
Antonio Esposito

Il Covid-19 è tornato a farsi sentire quest’estate, sebbene non con la stessa gravità di qualche anno fa. Il virus continua a creare problemi, in particolare all’ospedale “Ruggi” di Salerno. La situazione è resa ancora più complicata dal periodo delle ferie, che riduce la disponibilità del personale, insieme ai contagi tra i lavoratori. Diversi infermieri e operatori sanitari del Pronto Soccorso di via San Leonardo hanno contratto il virus, che sta circolando nuovamente in modo consistente anche nelle corsie ospedaliere non solo campane. Alcune strutture sanitarie di altre regioni, come in Sicilia, hanno già reintrodotto l’uso obbligatorio della mascherina. Al “Ruggi”, questa precauzione non è stata ancora adottata ufficialmente, ma alcuni lavoratori hanno iniziato a indossarla autonomamente per proteggersi dal contagio.

La dirigenza aziendale è sollecitata a introdurre misure preventive per arginare i possibili contagi e garantire la disponibilità del personale sanitario nei reparti. L’aumento dei contagi potrebbe essere legato al flusso turistico estivo e ai maggiori spostamenti favoriti dal clima della stagione. Nonostante siano passati quattro anni dalla sua comparsa, il Covid-19 continua a mutare rapidamente e a diffondersi più velocemente della semplice influenza.

A livello nazionale, l’aumento dei casi è significativo. In Italia, si è registrato un incremento del 62,5% rispetto a luglio scorso. Gli ambulatori medici rilevano da uno a tre casi al giorno, dato probabilmente sottostimato vista la riduzione del sistema di rilevamento dei tamponi. Lo scorso 17 luglio, sono stati registrati 1.802 test positivi al coronavirus e, tra l’11 e il 17 luglio, i decessi sono stati 40 (+21,2% rispetto alla settimana precedente), con 40 persone entrate in Terapia intensiva Covid (+25%).

Il Covid-19 non ha stagionalità, circola tutto l’anno, e gli ospedali, come l’Azienda ospedaliera universitaria salernitana, dovranno tenerne conto per evitare disagi agli utenti e nell’organizzazione del lavoro.

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