Le trattative in entrata restano bloccate da quelle in uscita

Salernitana, il mercato con i fichi secchi

Mikael ha risolto il contratto con una buonauscita
Alessandro Ferro

L’espressione “fare le nozze coi fichi secchi” rende l’idea del matrimonio povero che Gianluca Petrachi ha fatto con la Salernitana. Il problema è che il diesse non li ha neanche secchi i fichi perché risorse a disposizione per il mercato in entrata non ce ne sono. Al massimo spuntano per quello in uscita. Come nel caso di Mikael che ha risolto consensualmente il contratto (in vigore fino al 2026) con una buonauscita di 500mila euro. E’ un’altra operazione importante da parte di Petrachi che allegerisce ulteriormente i conti del club dopo le altre partenze già effettuate. Il problema è che per prendere giocatori di un certo livello, già affidabili per la categoria e non solo scommesse, servono soldi. Mica tanti per la verità, ma almeno sufficienti a portare a Salerno calciatori che altrimenti preferiscono altre destinazioni, come sta già capitando. Dovendo fare le nozze coi fichi secchi, Petrachi solca anche i mari del nord seguendo la rotta che porta a Rotterdam dove nello Sparta gioca Tijs Velthuis, difensore classe 2002 che potrebbe arrivare in prestito. Si tratterebbe di un altro movimento a basso costo, in attesa di nuove partenze. Come quella di Federico Bonazzoli che potrebbe andare alla Cremonese con percorso inverso per Ghiglione. Il nodo principale da sciogliere resta quello di Boulaye Dia che attende ancora un’offerta dalla Premier League. Si cerca una sistemazione per tanti altri calciatori in uscita come Bradaric, Maggiore, Lovato e altri ma proposte concrete non ce ne sono.

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