Dopo una lunga e serrata discussione, la Lega ha annunciato che si asterrà sul voto

Decreto Covid, il coprifuoco alle 22 resta almeno fino al 1 giugno

Da lunedì prossimo la maggior parte dell'Italia (13 territori fra regioni e province autonome) tornerà in giallo
Francesca Salemme

Il Consiglio dei ministri chiamato a dare il via libera al decreto per le riaperture dal 26 aprile è iniziato con quasi due ore di ritardo. Prima del Cdm si è tenuta una riunione supplementare – e informale – sul nodo del coprifuoco con la Lega in prima linea per spostarlo alle 23 laddove la cabina di regia della settimana scorsa aveva optato per mantenere le 22, anche con i ristoranti aperti a cena.

Il provvedimento prevede che sarà mantenuto almeno fino al primo giugno. Dopo maggio potrebbe essere valutata, dopo un'ulteriore analisi dei dati epidemiologici, una delibera per eliminarlo o far partire il provvedimento dalle ore 23. Pertanto, la Lega ha annunciato che si asterrà sul voto sul decreto che, ricordiamo, sarà valido dal 26 aprile al 31 luglio.

Da lunedì prossimo la maggior parte dell'Italia (13 territori fra regioni e province autonome) tornerà in giallo, molti studenti torneranno a scuola e potranno riprendere le attività all'aperto.

Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti si è impegnato sul tema delle aperture: “Giusta la proposta di permettere apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento e anticipare quella delle fiere al 15 giugno” e ha annunciato che “insieme al ministro Garavaglia stiamo pensando a un greenpass italiano che permetta anche l'ingresso in Italia degli stranieri che rappresentano un pubblico fondamentale per il rilancio del settore”.

I governatori chiedono anche “la riapertura del settori wedding e l'avvio anticipato, rispetto a quanto disposto in bozza, dei mercati, l'uniformazione delle date di riapertura degli spettacoli all'aperto e degli eventi sportivi all'aperto”.

“Ci stiamo adoperando per il complesso problema del riavvio di tutte le attività del comparto turistico tenendo conto delle specificità del settore. Il premier – ha spiegato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia – ha pronunciato date importanti per le attività di ristorazione e spettacoli dal 26 aprile, per le piscine all'aperto e possibilmente gli stabilimenti balneari dal 15 maggio e per convegni e congressi e attività fieristiche dal 1 luglio ma forse ci sarà un'anticipazione al 15 giugno”.

Per quanto riguarda le scuole, infine, il governo vuole riaprirle al 100 per 100 della presenza di studenti, ma c'è un problema che riguarda i trasporti : si parte dal 60%, ci saranno punte del 75%, qualcuno lo farà al 100%, quell'obiettivo lo raggiungeremo progressivamente.

“Siamo un Paese che concentra tra le otto e le otto e mezza metà della popolazione. Bisogna che tutti cominciamo a ripensare i tempi della nostra vita, su questo la scuola è presente”. Così il ministro per la Scuola, Patrizio Bianchi.

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