Blitz anti-caporalato dei carabinieri in una struttura ricettiva del comune di Casal Velino, nel salernitano. I militari, durante i controlli, hanno scoperto trenta persone che lavoravano in condizioni di sfruttamento, di cui 17 cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno e costretti a dormire in locali di fortuna. Il legale rappresentante della struttura ed il socio sono finiti agli arresti domiciliari, mentre la consulente del lavoro della società è stata denunciata. L’attività è stata eseguita dai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Salerno insieme al personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Salerno, con il supporto dei carabinieri del comando provinciale e di mediatori culturali. Durante i controlli, coordinati dalla Procura di Vallo della Lucania, sono state trovate a lavoro 30 persone, di cui 17 cittadini extracomunitari (provenienti da Sri Lanka, India e Moldavia), privi di valido permesso di soggiorno. Il personale era costretto a dormire in locali di fortuna, ricavati in un edificio in costruzione e già gravato da provvedimento di sequestro per abusi edilizi. Nell’ambito dei controlli sono state accertate in tutta la struttura gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha disposto l’arresto in flagranza di reato del legale rappresentante della società che gestisce la struttura e del socio, disponendone gli arresti domiciliari. Inoltre è stata deferita in stato di libertà la consulente del lavoro della società. Nella circostanza sono state contestate sanzioni amministrative e per violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per un totale di circa 74mila euro.
Arrestati i titolari di una struttura ricettiva
Caporalato, ai domiciliari due persone a Casal Velino
Blitz dei carabinieri: sorprese trenta persone a lavorare in condizioni di sfruttamento
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