Riscoperte antiche tradizioni nel centro storico

Ferragosto nel centro storico di Salerno: Fornelle in festa

Il rione Fornelle è stato il quartiere di Alfonso Gatto
Antonio Esposito

Ferragosto ha portato una ventata di allegria e tradizione nel rione Fornelle, cuore storico di Salerno. Ieri sera, come documentato da diversi video, il quartiere si è animato nella notte più calda e lunga dell’estate, con numerosi cittadini che hanno partecipato a una serata conviviale, riscoprendo antiche usanze e tradizioni.

Il rione Fornelle, noto per essere il luogo natale del celebre poeta Alfonso Gatto e per la recente riqualificazione all’insegna della Street Art, è diventato una meta amata anche dai turisti. Durante la serata, salernitani e visitatori hanno goduto di buon cibo, musica e tanto divertimento, trascorrendo il 15 agosto in un modo diverso ma profondamente radicato nella tradizione locale.

L’iniziativa ha rappresentato un’occasione per celebrare la ricca eredità storica e culturale di Salerno, promuovendo un senso di comunità e appartenenza tra i partecipanti. Le strade del quartiere, solitamente tranquille, si sono riempite di vita, rievocando il vibrante passato del rione e onorando le radici culturali della città.

Questa festa di Ferragosto è stata un successo, confermando l’importanza di eventi che valorizzano il patrimonio locale e favoriscono la coesione sociale.

In questo Rione, anima della vecchia Salerno, nel 2014 è stato lanciato un progetto denominato Muri d’autore, con l’obiettivo di recuperare il legame tra Alfonso Gatto e la sua città, e di fare un intervento di street art che riqualificasse l’intera area. Il progetto in realtà è partito con la realizzazione di un murales fuori dal Rione, un’opera di GreenPino (l’artista Pino Rescigno), sui gradini del rione Mutilati. Ma poi l’intervento si è concentrato sui muri delle Fornelle, creando un museo a cielo aperto con opere di vari artisti. Il progetto è stato coordinato dal poeta Valeriano Forte e dall’artista Pino Roscigno in arte GreenPino, il tutto sotto la tutela della Fondazione Alfonso Gatto, diretta da Filippo Trotta, nipote del poeta,

Murales, poesie disegnate sui muri, uso del dialetto, richiamo al mare, ritratti di artisti come Pino Daniele, Totò, Massimo Troisi, un intervento totale, che ha lavorato sull’identità locale, ma che oggi è anche richiamo per turisti.

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