La crisi economica e il caro vita stanno mettendo a dura prova i docenti di ruolo originari del sud Italia, in servizio nelle regioni del centro-nord. La situazione critica è stata recentemente evidenziata da Il Mattino, che ha sottolineato come molti insegnanti siano costretti a fare i conti con difficoltà economiche e affettive.
L’Ufficio Scolastico della Campania ha approvato l’avvicinamento annuale per 900 docenti, ma ha respinto ben 950 domande, lasciando molti insegnanti in situazioni complicate. Particolarmente colpite sono le maestre di scuola elementare: solo 80 di loro potranno tornare temporaneamente a casa per un anno. I docenti abilitati sul sostegno sono stati i più fortunati, mentre quelli che insegnano materie comuni hanno visto respinte circa il 50% delle loro richieste.
La causa principale di questa situazione è il calo demografico e la conseguente cancellazione delle cattedre, che ha ridotto drasticamente le opportunità di avvicinamento per molti docenti di ruolo. La UIL Scuola Salerno denuncia questa situazione come una vera e propria “emergenza sociale”, chiedendo un ampliamento degli organici e un aumento del tempo scuola per offrire soluzioni ai tanti docenti fuorisede.
“È una situazione insostenibile,” afferma Susy Parrillo della UIL Scuola Salerno. “I docenti che non sono riusciti a ottenere l’assegnazione provvisoria dovranno continuare a fare i conti con difficoltà economiche ed affettive, sostenendo spese che spesso consumano l’intero stipendio e vivendo situazioni di disagio a causa della lontananza dai propri cari.”
La UIL Scuola Salerno chiede una soluzione politica urgente per creare le condizioni necessarie per il rientro dei docenti salernitani e per offrire un supporto concreto ai tanti docenti fuorisede. La richiesta è quella di intervenire con misure che possano alleviare il peso economico e sociale che grava su questi professionisti, assicurando loro una maggiore stabilità e serenità lavorativa.