La nave di Msf bloccata dopo aver salvato 191 migranti

«Soccorso irregolare»: stop alla Geo Barents per 60 giorni

«Violato il decreto Piantedosi»
Antonio Esposito

Sanzione di 3330 euro e fermo amministrativo per 60 giorni per la nave Ong Geo Barents di Medici senza frontiere. A eseguire il provvedimento è stato il personale della Polizia di Stato, insieme agli operatori della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto. Il natante, battente bandiera norvegese, nella mattinata di oggi era arrivato al porto con a bordo 191 migranti, soccorsi in acque Sar libiche. L’accusa è di aver reiterato violazioni delle prescrizioni previste dal cosiddetto decreto Cutro per le mancate comunicazioni agli organismi preposti per la sicurezza in mare, in ordine ai soccorsi effettuati.

Medici senza frontiere dopo la notizia ha parlato di “decisione disumana” che “ferma l’attività di MSF nel Mediterraneo centrale”. Come si legge su X: “Questa sera, le autorità Italiane hanno informato il team di Msf che alla nostra nave di soccorso, GeoBarents, è stato emesso un ordine di detenzione per un periodo di 60 giorni”. E aggiungono: “Questa è la terza volta che la nostra nave è sottoposta a una misura punitiva di questo tipo per aver adempiuto al suo obbligo legale di salvare vite umane in mare”.

L’episodio della Geo Barents rientra in un più ampio contesto di politiche migratorie e di regolamentazioni sulle operazioni di salvataggio in mare. La sanzione e il fermo imposti alla nave potrebbero avere importanti implicazioni per le future missioni delle ONG e per la gestione delle emergenze umanitarie nel Mediterraneo. Resta da vedere come evoverà la situazione nei prossimi mesi e quale impatto avrà sulle attività di salvataggio.

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