Una rivoluzione. Non si può definire in altro modo la campagna di trasferimenti estiva della Salernitana, attuata in maniera “furba” dal diesse Petrachi. Vendere per chiudere i conti col passato ed eliminare veleni dallo spogliatoio ma anche per alleggerire il monte ingaggi e risanare la situazione finanziaria del club. Il mercato all’insegna della sostenibilità, nonostante inevitabili difficoltà, si è chiuso con 20 movimenti in entrata e 18 in uscita. Da oggi si potranno cedere solo all’estero i giocatori che non rientrano nei piani e si potranno tesserare solo calciatori svincolati (alle 23.59 del 30 agosto).
I granata nell’ultimo giorno delle trattative si aggiudicano le prestazioni di Ernesto Torregrossa. Il 32enna, giunto in nottata a Salerno, approda in granata da svincolato, dopo la rescissione col Pisa, e firma un contratto annuale. Sarà a disposizione di mister Martusciello già per la gara di domani a Mantova. Prima di lui, il diesse Petrachi ha tesserato lo svincolato Ferrari, difensore che conferirà esperienza al pacchetto arretrato del team di Martusciello. L’operatore di mercato della Salernitana ha poi concretizzato due scambi: Sambia si accasa all’Empoli e l’esterno Stojanovic fa il percorso inverso, Bradaric passa al Verona ed il centrocampista Hrustic approda in granata. Gli scaligeri tesserano, sempre in prestito, anche Daniliuc. Mamadou Coulibaly passa al Catanzaro a titolo definitivo, mentre Antonio Pio Iervolino va al Taranto a titolo temporaneo, dopo aver rinnovato il contratto con il team dell’ippocampo.
Il mercato “furbo” della Salernitana è stato condotto spendendo lo stretto indispensabile (poco più di 2 milioni) e permette alla società di incassare subito oltre 20 milioni di euro, altri 12 arriveranno con gli obblighi di riscatto concordati alla fine della stagione per i calciatori dati in prestito. Inoltre, il monte ingaggi della Salernitana è oggi “sostenibile” da parte della proprietà.