«Torneremo presto a salvare vite nel Mediterraneo centrale». Con queste poche parole, Juan Matias Jil, capo missione di Medici senza frontiere ha annunciato la revoca del fermo amministrativo per la Geo Barents, la nave umanitaria dell’ong, che attraccata nel porto di Salerno, dove era stata bloccata dopo l’ultimo soccorso in mare avvenuto il 23 agosto scorso.
Il provvedimento era arrivato dopo che gli operatori di Msf avevano portato in salvo nel porto campano 191 persone raccolte in 5 diverse operazioni tra il cabale di Sicilia e il mediterraneo orientale. Per le autorità italiane, però, i soccorritori avevano violato il cosiddetto decreto Piantedosi, perché erano stati effettuati soccorsi multipli.
Una tesi fortemente contestata dall’ong che subito ha ricordato di aver operato fornendo tutte le informazioni alle autorità competenti in tempo reale. L’organizzazione ha per questo presentato un ricorso al tribunale civile di Salerno, che oggi è stato accolto.
E la Geo Barents dovrebbe tornare in mare già nelle prossime settimane. «Le persone muoiono in mare ma il governo continua a bloccare le navi delle organizzazioni umanitarie – ha scritto Msf sui suoi canali social -. Quante altre persone moriranno mentre le autorità italiane svuotano il Mediterraneo di ogni mezzo di ricerca e soccorso?»