Tre misure interdittive nei confronti di altrettante persone, a cui vengono contestati i reati di corruzione, nonché falso ideologico in atto pubblico commesso da privato: è questo il contenuto dell’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa, su richiesta della Procura di Salerno, dal GIP del locale Tribunale ed eseguita stamani dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale. Nei guai un 61enne di origine irpina, mandatario SIAE per il territorio salernitano, destinatario della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio per la durata di 1 anno, un 40enne di Fermo ed un 35enne catanese, destinatari, invece, della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali e di esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche o delle imprese per la durata di 9 mesi. Secondo la ricostruzione prospettata dalla Procura si sarebbe concretizzato un consolidato accordo corruttivo intervenuto tra gli indagati: in particolare il mandatario SIAE per il territorio salernitano, abusando della sua funzione, avrebbe sponsorizzato una società commerciale con sede legale a Bologna facente capo al 40enne marchigiano, e di cui il 35enne di Catania era responsabile commerciale, al fine di farla subentrare nel servizio biglietteria di esercizi d’intrattenimento della provincia di Salerno, in cambio di somme di denaro formalmente giustificate con l’emissione di fatture oggettivamente e soggettivamente non veritiere. Il provvedimento cautelare è ovviamente suscettivo di impugnazione e le accuse così formulate saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del provvedimento.
L'ordinanza applicativa è stata eseguita stamani dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale
Salerno, corruzione e falso: tre misure interdittive
Secondo la ricostruzione prospettata dalla Procura si sarebbe concretizzato un consolidato accordo corruttivo intervenuto tra gli indagati
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