Mercoledì scorso il ministero della Salute in una circolare inviata ai soli direttori sanitari delle 6 Regioni soggette ai piani di rientro dai disavanzi nella sanità, quasi tutte del Sud tra cui la Campania, scrive che l’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Beyfortus, utilizzato per la cura della bronchiolite in età pediatrica, non può essere somministrato gratuitamente a carico del Servizio sanitario nazionale, perché il farmaco non rientra nei livelli essenziali di assistenza. La decisione del ministero — che poi ieri verrà rivista — scatena immediate reazioni indignate nelle regioni penalizzate, tanto da armare la voce polemica delle forze di opposizione alla maggioranza di governo.
“Ancora una volta il Governo determina condizioni differenti nell’accesso ai servizi pubblici essenziali. È civile un Paese che nega pari cure sanitarie per questioni contabili creando bimbi di serie A e bimbi di serie B? Per questo abbiamo presentato come PD un’apposita interrogazione al Ministro Schillaci per chiedere se e quali iniziative intenda intraprendere affinché il medicinale in oggetto possa essere somministrato gratuitamente a tutti i bambini, in particolare neonati, che necessitano di questa specifica assistenza sanitaria, in tutto il territorio nazionale”, conclude.