Alfredo Erra era «capace d’intendere e di volere». E’ quanto si legge nella perizia psichiatrica redatta dal dott. Ferdinando Pellegrino, psichiatra della Corte d’assise di Salerno, che nei mesi scorsi ha incontrato più volte il 42enne di Pontecagnano Faiano che il primo marzo del 2022 assassinò l’ex compagna Anna Borsa, nel salone di bellezza in via Tevere, dove la ragazza lavorava. Nel corso dei colloqui avvenuti nel carcere di Avellino, Erra ha raccontato anche alcuni dettagli dell’omicidio, fornendo particolari sull’arma che, avrebbe comprato dieci giorni prima da alcuni zingari che vivono a Pontecagnano, e che voleva usare per togliersi la vita. Il 42enne, scrive Pellegrino, presenta «un disturbo dell’adattamento con umore depresso ma con capacità «sia di percepire il disvalore del fatto commesso che di recepire il significato delle relative conseguenze». Il processo di primo grado è alle battute finale: per il prossimo mese di ottobre è attesa la richiesta di condanna.
Il femmincidio di Pontecagnano Faiano
Alfredo Erra era «capace d’intendere e di volere»
Il dott. Pellegrino ha illustrato lo stato mentale dell'assassino di Anna Borsa
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