La Fials Salerno torna a richiamare l’attenzione sulla necessità di una riorganizzazione dei servizi dell’Unità di Pediatria e sulla corretta gestione dei Pronto soccorso pediatrici presso i presidi ospedalieri della provincia, denunciando ancora una volta le gravi carenze organizzative che mettono a rischio sia i pazienti che il personale sanitario. Nonostante le numerose segnalazioni e richieste formali, la Direzione Sanitaria non ha ancora adottato le misure necessarie.
Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno, dichiara: “Abbiamo già sottolineato in sede di discussione con il prefetto, quando si è parlato di aggressioni al personale sanitario, l’importanza di effettuare tutte le prestazioni di Pronto soccorso all’interno stesso dell’area di emergenza-urgenza delle strutture ospedaliere. Questo è particolarmente vero per il Pronto Soccorso pediatrico, dove la mancanza di una gestione centralizzata espone i piccoli pazienti e gli operatori a gravi rischi. Spesso, infatti, le aggressioni avvengono non solo nei Pronto Soccorso, ma anche nei reparti, proprio perché la gestione dei pazienti pediatrico è disorganizzata”, ha detto
Il caso del “Ruggi d’Aragona” di Salerno e quello avvenuto quasi un anno fa nel reparto Pediatria dell’ospedale di Nocera Inferiore è emblematico: “Questo comporta situazioni di estrema precarietà sia per i piccoli degenti che per il personale, che deve affrontare il trasferimento tra aree ospedaliere senza un’adeguata organizzazione”, ha puntualizzato Lopopolo.
Un altro aspetto critico riguarda il trattamento economico del personale pediatrico. “Gli operatori della pediatria, nonostante lavorino in situazioni di emergenza-urgenza simili a quelle del Pronto Soccorso, non percepiscono alcuna indennità specifica per il lavoro svolto. Questo è un ulteriore elemento di ingiustizia che va assolutamente corretto. Oltre a ciò serve un implementazione numerica del personale impiegato, adeguato alle esigenze dell’utenza”, ha sottolineato Lopopolo.
La Fials Salerno chiede un intervento immediato per uniformare la gestione delle emergenze-urgenze pediatriche tra i vari presidi dell’Asl, eliminando la frammentazione attuale che costringe gli operatori e le direzioni delle varie strutture ad agire in autonomia. “Serve una linea direttiva chiara che possa garantire la sicurezza di tutti. Se non riceveremo risposte entro 7 giorni, saremo costretti a mettere in atto azioni sindacali, fino allo stato di agitazione del personale”, ha concluso Lopopolo.