I granata e i bianconeri liguri si ritrovano di fronte dopo il match di Coppa Italia vinto dai campani in rimonta e solo ai calci di rigore

La Salernitana prepara il secondo confronto con lo Spezia

Sono pochi i superstiti di quel confronto, nel frattempo sono cambiati uomini e gerarchie
Michele Masturzo

La Salernitana che dopo la sosta sfiderà lo Spezia sarà molto diversa da quella vista all’opera nel precedente confronto tra le due squadre andato in scena in Coppa Italia.

A metà agosto i granata si presentarono in campo con Sepe in porta; difesa con Daniliuc, Bronn, Velthuis e Njoh; Mamadou Coulibaly, Amatucci e Maggiore in mediana; Sfait, Dia e Valencia in avanti. Durante la gara mister Martusciello, poi, chiamò in causa Kallon, Legowski, Bradaric, Simy e Braaf.

Dei giocatori partiti nell’undici titolare nel confronto vinto dalla Salernitana (costretta a rimontare ed a fare poi ricorso ai calci di rigore per avere la meglio sui liguri), i superstiti saranno Sepe, Bronn, Njoh, Amatucci e Maggiore.

Per il resto, rispetto a due mesi fa gli equilibri sono cambiati e non poco. Tanti sono i giocatori che sono andati via, altrettanti quelli arrivati e che, nel frattempo, sono diventati importanti per il tecnico ischitano.

La sosta consentirà all’allenatore della Salernitana di recuperare diverse pedine. Tongya, Dalmonte e Maggiore, infatti, scaldano i motori. In particolare, il recupero del giovane jolly scuola Juventus dovrebbe consentire al trainer granata una maggiore varietà di scelte dalla cintola in su. E’ chiaro che avere a disposizione Maggiore in mediana e un’alternativa in più sulle fasce in attacco farà “respirare” Martusciello.

Il tecnico del team dell’ippocampo ha avuto il suo bel da fare per sistemare la tenuta difensiva della squadra, che nelle prime 5 giornate aveva incassato 10 gol (2 di media per incontro). Nelle ultime tre uscite di fila i granata hanno mantenuto inviolata la loro porta. Ma hanno segnato 1 solo gol (tra l’altro con quello che nelle intenzioni di Tello doveva essere un cross e che si è trasformato in un tiro imparabile). E’ chiaro che in questa sosta mister Martusciello ed il suo staff dovranno lavorare non solo  per migliorare la fase di finalizzazione della manovra e per conferire armi ai granata da sfruttare pure sui calci piazzati, ma anche per uniformare la condizione fisica della truppa, il discorso vale in particolare per gli ultimi arrivati e per i giocatori reduci da infortunio.

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