Inchiesta Alfieri, nuovo filone: tre opere nel mirino

Francesca De Simone

Gli appalti finiti nel mirino degli inquirenti della Procura e della Guardia di Finanza di Salerno nell’ambito di un approfondimento di indagini, che prende forma dagli sviluppi dell’inchiesta Alfieri, sono quelli relativi la realizzazione della Fondovalle Calore, dell’Aversana e di un sottopasso nei pressi della stazione ferroviaria di Paestum. In sei sono indagati di vario titolo, per turbata libertà degli incanti in concorso e per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Ieri nei loro confronti è stato eseguito da parte della Guardia di Finanza il decreto di perquisizione e di ispezione della Procura di Salerno. Tra gli indagati un componente dello staff del sindaco di Capaccio Paestum Alfieri, la responsabile dell’area manutenzione e quello dell’area lavori pubblici del comune di Capaccio, il dirigente della società della Cogea Impresit e il direttore del settore viabilità della provincia di Salerno. Con loro anche il consigliere regionale Cascone, presidente della Commissione Trasporti Lavori Pubblici e Urbanistica della Regione, e che già ieri aveva precisato alcuni aspetti sui social relativi alla sua posizione, da approfondire poi nelle sedi competenti. Per quanto riguarda, più nel dettaglio le opere finite nel mirino, la Fondovalle Calore era destinata a completare il collegamento di diversi centri urbani delle aree interne della provincia a sud di Salerno. Il progetto prevede la realizzazione di una superstrada che dovrebbe attraversare il Parco Nazionale del Cilento, connettendo l’area rurale della Valle del Sele ai principali centri provinciali. L’opera nasce in attuazione di un accordo tra la Provincia quale ente attuatore, Regione Campania e ACaMIR quale stazione appaltante. Si tratta di un intervento finanziato per 42 milioni di euro, che tuttavia non accenna ad essere completato. Il 27 dicembre 2022 è stato pubblicato il bando relativo alla procedura aperta, sopra soglia comunitaria, per l’affidamento congiunto, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con un importo a base di gara pari a circa 32 milioni di euro. Secondo l’accusa vi sarebbero elementi tali da ritenere che, per la realizzazione del primo lotto, i lavori saranno subappaltati alla Co.ge.a. Impresit considerata vicina al sindaco di Capaccio Franco Alfieri. L’altra gara riguarda la realizzazione di un altro tratto dell’Aversana, un ampliamento ed adeguamento del manto stradale già esistente, finalizzato a consentire un rapido collegamento tra le città di Salerno ed Eboli con i comuni della parte settentrionale del Cilento. Anche il progetto relativo a questa arteria, secondo i pm, sarebbe un argomento particolarmente caro a Franco Alfieri, il quale – stando all’accusa – si sarebbe adoperato per pilotare l’iter amministrativo di questa commessa pubblica al fine di ottenere un tornaconto di natura personale.

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