Senza Reine-Adelaide, ancora in infermeria, e Torregrossa, che sarà costretto a fermarsi almeno per 3 settimane per la lesione al polpaccio rimediata in allenamento, la Salernitana si prepara a sfidare il Bari. Contro la squadra che, fino a questo momento, ha ottenuto il maggior numero di pareggi in Serie B (8, come il Catanzaro), i granata non possono assolutamente perdere ulteriore terreno. Serve una vittoria per la classifica e per evitare che si aprano scenari, già scongiurati un mese fa col successo di Palermo.
Per questo mister Martusciello cercherà di affidarsi agli uomini che possano rispondere al meglio alle sue sollecitazioni. Il team dell’ippocampo scenderà in campo con il 4-3-3 con qualche piccolo correttivo. I due esterni d’attacco cercheranno di giocare più vicini al centravanti, mentre i due interni di centrocampo dovranno essere bravi a fornire sostegno alla manovra in fase di possesso palla e pure copertura laterale quando si sganceranno in proiezione offensiva gli esterni bassi.
Tra i pali potrebbe esserci una nuova chance per Fiorillo, per consentire a Sepe (che a Cosenza è sceso in campo prendendosi un bel rischio a soli 12 giorni dall’infortunio alla coscia) di guarire del tutto. In difesa dovrebbero agire Stojanovic, Bronn, Ferrari e Njoh. In mediana potrebbe essere riproposto il terzetto composto da Soriano, Amatucci e Maggiore, che aveva fatto bene nel primo tempo contro il Cesena. In avanti, invece, Verde e Wlodarczyk sono in odore di riconferma, mentre per l’ultima maglia il ballottaggio tra Tongya e Braaf sarà sciolto solo nelle immediate vicinanze del match, quando si chiarirà l’effettiva situazione dell’ex Juventus, che sta cercando di mettersi alle spalle il problema alla caviglia accusato all’inizio dello scorso match casalingo.