Un tempo "lungo e inaccettabile" dovuto ai lavori ma anche a un contenzioso giudiziario

Dopo 11 mesi, venerdì 15 riapre la linea storica

Avrebbe dovuto riaprire già il 4 novembre, ma mancava ancora il provvedimento di dissequestro dell'area da parte dell'autorità giudiziaria
Francesca Salemme

Il 15 novembre, ovvero tra due giorni, torna in funzione la linea storica Napoli-Nocera-Salerno. Avrebbe dovuto riaprire già il 4 novembre, come aveva annunciato Rete ferroviaria italiana (tant’è che Trenitalia aveva anche provveduto ad avviare la vendita on line dei titoli di viaggio), ma, poco dopo la nota di RFI, si scoprì che mancava ancora il provvedimento di dissequestro dell’area da parte dell’autorità giudiziaria. Ottenuto quello, finalmente, i pendolari – e non solo loro – potranno tornare ad usare i treni per spostarsi da e per i capoluoghi attraverso i comuni dell’agro, mettendo fine alla loro odissea che è durata 11 mesi. Un tempo “lungo e inaccettabile” come ha scritto in un post su Facebook il presidente della commissione trasporti della Regione Campania, Luca Cascone, dovuto non solo alla frana – caduta il 20 gennaio scorso sul tratto tra Salerno e Vietri sul Mare -: per costruire il muro in cemento che adesso protegge i binari, infatti, è stato necessario bonificare l’intera area, abbattere una vecchia casa pericolante e superare una serie di controversie giudiziarie tra proprietari di quell’immobile e il Comune di Salerno. Sarebbero stati proprio i tempi di quel contenzioso a far slittare i lavori (Rfi sostiene di aver chiuso il cantiere nei 100 giorni previsti) con enormi disagi a quanti quotidianamente, usufruivano della tratta. Ora che i problemi burocratici sono stati risolti e a protezione della linea c’è il muro di contenimento si tornerà a usufruire di un servizio le cui positive ripercussioni economiche, di traffico e ambientali ricadranno sulla mobilità di tutta l’area.

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