Per un italiano su due superare i limiti di velocità non è pericoloso

Sicurezza stradale: risultati inquietanti da ricerca ANAS

"Necessari più investimenti sull’educazione stradale"
Antonio Esposito

Comportamenti alla guida in miglioramento, ma persistono atteggiamenti rischiosi. È questa la sintesi della quarta edizione della ricerca sugli stili di guida condotta da CSA Research per Anas (Gruppo FS), presentata alla conferenza internazionale “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”. L’evento, organizzato in occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, ha riunito esperti e istituzioni, tra cui il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini

L’uso delle cinture di sicurezza segna un trend positivo: quelle anteriori vengono allacciate nel 93,3% dei casi (89,4% nel 2023), mentre quelle posteriori registrano un balzo al 44%, contro il 27,4% dell’anno scorso. Anche l’utilizzo del cellulare alla guida diminuisce: 7,4% nel 2024 rispetto al 10,3% del 2022. Tuttavia, i giovani under 40 restano un nodo critico, con il 9,9% che usa il telefono, quasi il doppio rispetto agli over 60.

Nonostante i miglioramenti, il 51% degli italiani considera poco pericoloso superare i limiti di velocità, e il 16,4% ritiene che un guidatore esperto possa farlo senza rischi. Inoltre, l’11,4% pensa sia accettabile compiere altre attività mentre guida, un dato che allarma gli esperti. Solo il 55,4% del campione riconosce che gli incidenti stradali sono causati da comportamenti errati.

Le rilevazioni di Anas confermano che una vettura su dieci supera i limiti di velocità, con picchi del 34,6%

Anas punta a migliorare ulteriormente i comportamenti e a rafforzare le infrastrutture. “I dati dimostrano che c’è ancora molto da fare per sensibilizzare i cittadini sui rischi della guida pericolosa”

L’obiettivo è chiaro: infrastrutture più sicure, educazione stradale e innovazione tecnologica per azzerare le vittime della strada. “La sicurezza stradale è una priorità – conclude Isi –. Serve un impegno condiviso per cambiare radicalmente la cultura della guida nel nostro Paese.”

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