“La gente di Salerno non merita uno scempio simile, la società sta proseguendo il disastro gestionale della passata stagione”

Centro Coordinamento Salernitana: “punto di non ritorno”

“Con la Carrarese saremo al nostro posto in gradinata ma contestiamo la società e il suo management”
Alessandro Ferro

“Noi siamo i tifosi della Salernitana e non lasceremo mai sola la Bersagliera”. Con queste parole il Centro di Coordinamento Salernitana Clubs annuncia la sua posizione. No alla diserzione ma ci sarà una contestazione permanente a questa società, al suo management e ad una gestione fallimentare che si concretizzerà sia allo stadio Arechi sia fuori casa, in ogni angolo d’Italia con la collaborazione dei club affiliati sul territorio nazionale.

“Siamo arrivati al punto di non ritorno, la Salernitana e la gente di Salerno non meritano uno scempio simile, la società sta proseguendo il disastro gestionale della passata stagione” si legge nella nota del Ccsc. “Risultati scarsi e deludenti, molti atleti probabilmente non idonei a combattere nella “palude” della serie cadetta, una società praticamente fantasma e senza alcun rapporto reale con la piazza. Abbiamo atteso e riflettuto molto sul da farsi, in questo 2024 fatto unicamente di amarezze, mortificazioni e rabbia repressa in ognuno di noi. Ma è arrivato il momento delle decisioni importanti, sempre e soltanto per l’amore che noi – e non anche la società – abbiamo per la maglia granata” dicono i tifosi organizzati del Centro di Coordinamento.

“Già a partire dalla prossima gara interna contro la Carrarese, saremo al nostro posto in gradinata ma facendo sentire in maniera forte e durissima il nostro malcontento. Allo stesso tempo ribadiamo il sostegno incondizionato alla squadra. Salerno non merita il pericolo – oggi concreto – di ritornare in terza serie, in un limbo che non appartiene più ad una tifoseria che ha dimostrato ovunque di essere da serie A. E’ questo l’ultimo appello alla società di Danilo Iervolino” concludono i tifosi guidati da Riccardo Santoro. “Fino ad oggi solo parole e promesse. Se vuole davvero il bene della Salernitana adotti le contromisure necessarie con i fatti (a partire dal mercato di gennaio) per invertire la rotta, altrimenti ne tragga le logiche conseguenze, venda la società e ci saluti”.

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