Dopo un 2024 non facile in vigna, un'occasione per interessare il pubblico di esperti e non

Vitigno Italia, all’assaggio i migliori vini campani

Alla 19° edizione della giornata dedicata ai migliori vini campani -l'anteprima della kermesse - erano presenti 500 etichette
Francesca Salemme

Alla 19° edizione della giornata dedicata ai migliori vini campani, ed anche ai grandi terroir del vino italiano, svoltasi a Napoli all’Hotel Excelsior, erano presenti 500 etichette.

E se è vero che il 40% delle etichette in degustazione erano prodotto della regione, va detto che Vitigno Italia ha ancora ampliato i suoi confini dalla Valpolicella al Chianti, passando per l’Alto Adige, carezzando l’Abruzzo e fermandosi in ogni poggio di Penisola, in una sorta di gran Tour del buon bere contemporaneo.

Un parterre di etichette note e case vinicole blasonate, ma anche un’occasione per giovani ed emergenti piccole aziende, alcune con solo due anni di commercializzazione, affacciate al complesso mercato del vino, dopo un 2024 non facile in vigna.

Napoli e Salerno, oggi celebrate al cinema e dalle fiction, promettono anche in cantina un ritorno d’immagine e di interesse da parte di amanti del vino, ed anche di un pubblico di non esperti… il territorio salernitano, per esempio, ricco di archeologia che va dalla Magna Grecia agli insediamenti romani, ha molto da raccontare, in questo campo…

Il discrimine del futuro sarà la capacità di allevare le vigne su suoli resistenti ai cambiamenti climatici, alle sempre più marcate alternanze di stagione, all’aggressione dei nuovi patogeni; dove andrà l’enologia campana lo vedremo a breve, per adesso la godiamo così come si esprime alla kermesse partenopea.

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