Celebrazioni iniziate alla caserma dei Vigili del Fuoco e culminate alla Chiesa dell'Annunziata per la Santa Messa

VVFF e Capitaneria di Porto, celebrata S.Barbara

Mons. Bellandi: «Grazie a chi si sacrifica ogni giorno per le nostre comunità»
Ivano Montano

Il fuoco e l’acqua, due elementi naturali che legano due corpi speciali, veri e propri angeli custodi della comunità: i Vigili del Fuoco e gli uomini della Capitaneria di Porto che stamani hanno preso parte alle celebrazioni della Patrona, Santa Barbara, esempio di castità e fortezza, da sempre guida di chi – con sprezzo del pericolo – letteralmente si butta nel fuoco o in mare per il prossimo. La festa ha avuto inizio presso la Caserma del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che per l’occasione si è presentata con l’abito buono, un enorme drappo tricolore. La parata, con il saluto del Dirigente Vicario, Massimo Silvestrini, poi l’alzabandiera, l’inno nazionale e la deposizione di una corona d’alloro in memoria dei caschi rossi caduti nell’adempimento del proprio dovere. Appuntamento poi nella chiesa dell’Annunziata, dove Vigili del Fuoco e militari della Capitaneria di Porto di Salerno, guidati dal comandante Sirio Faé, si sono ritrovati per un momento di preghiera per la santa messa officiata dall’Arcivescovo di Salerno, Monsignor Bellandi, che ha ringraziato i presenti a nome dell’intera comunità, invocando l’intercessione di Santa Barbara affinché possa sempre vigilare su di loro, rendendoli sempre più pronti e generosi nel fondamentale servizio che svolgono quotidianamente.

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