L'avventura del tecnico di Torretta Terme sulla panchina delle rondinelle è iniziata con un pareggio

Il Brescia confida in Pierpaolo Bisoli per cambiare passo

I lombardi si presenteranno anche all'Arechi col 3-4-1-2 utilizzato contro la Carrarese
Michele Masturzo

La nuova avventura di Pierpaolo Bisoli sulla panchina del Brescia è iniziata con un pareggio. Subentrato a Rolando Maran, che ha pagato la serie di 4 gare senza vittorie dopo il blitz compiuto lo scorso 3 novembre in casa della Sampdoria, il nuovo tecnico delle rondinelle è partito con un pari ad occhiali in casa contro la Carrarese, non il massimo insomma, soprattutto in considerazione del fatto che i toscani in trasferta fin qui hanno incontrato grosse difficoltà. Ad ogni modo, dall’ambiente lombardo quello ottenuto al Rigamonti viene considerato un punto di ripartenza dopo la sconfitta di Catanzaro.

Al momento il Brescia ha 20 punti all’attivo (5 vittorie, 5 pareggi e ben 7 sconfitte), 3 in più rispetto alla Salernitana e non può di certo dormire sonni tranquilli. Il tecnico di Porretta Terme, che da calciatore ha indossato la maglia delle rondinelle nella parte finale della sua carriera (stagione 2000/1) avrà per la prima volta la possibilità di allenare il figlio Dimitri, oggi capitano dei biancoazzurri.

Nella gara con la Carrarese mister Bisoli ha schierato i suoi con il 3-4-1-2, modulo con cui i lombardi dovrebbero presentarsi anche all’Arechi. Davanti a Lezzerini dovrebbero giocare Papetti, Cistana ed Adorni; Dickmann e Corrado dovrebbero essere confermati sulle corsie laterali (anche in considerazione del fatto che il mancino Jallow non è ancora al meglio); Bjarnason contende a Verreth il posto al fianco di Bisoli in mezzo al campo; mentre Galazzi dovrebbe agire di nuovo alle spalle di Moncini e Borrelli, in vantaggio rispetto a Bianchi e all’acciaccato Juric.

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