Vincenzo De Luca, governatore della Campania, è stato condannato dalla Corte dei Conti al pagamento di 609mila euro per danno erariale. Al centro della sentenza, l’adozione della smart card Covid, ritenuta un inutile doppione del green pass nazionale. De Luca ha reagito con fermezza, rivendicando la validità delle scelte fatte durante l’emergenza pandemica: «Con orgoglio difendo le decisioni assunte a tutela della salute dei cittadini campani, che hanno contribuito a rendere la Campania una delle regioni con il più basso tasso di decessi per Covid in Italia».
Gli avvocati di De Luca, Andrea Castaldo e Antonio D’Aloia, hanno annunciato il ricorso in appello e contestato le motivazioni della sentenza. «La ricostruzione della vicenda è parziale e non conforme agli esiti istruttori», hanno dichiarato. I legali hanno spiegato che la card, nelle fasi iniziali, aveva una funzione polifunzionale, privilegiando l’attestazione vaccinale in un momento in cui il governo centrale non aveva ancora istituito il green pass.
Secondo la difesa, la condanna si basa su una presunta inutilità della smart card solo a partire dal giugno 2021, periodo in cui la Corte dei Conti ha ritenuto che fosse diventata superflua. «È stata riconosciuta l’efficacia delle politiche sanitarie della Regione Campania nelle prime fasi della pandemia, ma si trascura il contesto emergenziale e le finalità originarie dello strumento», hanno aggiunto.
La sentenza accusa De Luca di aver continuato la distribuzione delle card nonostante l’introduzione del green pass nazionale, una scelta definita “con dolo”. Secondo i giudici, ciò avrebbe comportato un danno erariale significativo.
De Luca non arretra e rilancia: «Non vorrei dover rispondere del reato di efficienza. Rifarei tutto, consapevole di aver anteposto la salute dei cittadini campani a qualsiasi altra considerazione».
La vicenda, che ha riacceso il dibattito politico, resta aperta in attesa dell’appello, mentre il governatore continua a difendere le sue scelte come un esempio di amministrazione responsabile durante una crisi senza precedenti.