Reduce dalla conquista del titolo WBC Asia, il pugile salernitano fissa un altro obiettivo prestigioso

Socci: “vorrei essere il primo italiano in 5 continenti”

A Goal su Goal a LIRATV dice: “onorato di portare Salerno in alto in giro per il mondo”
Alessandro Ferro

“Hanno combattuto per questo titolo tanti campioni come Alì e Tyson, entrare in questa elite di atleti mi inorgoglisce”. Dai sui occhi emerge tutta la passione per la boxe che Dario Socci ha fin da ragazzino. E che l’ha portato a 37 anni, dopo vari successi in giro per il mondo, a conquistare un titolo molto ambito come quello WBC Asia dei pesi medi.

La musica di Morfuco e Tonico 70 accompagna in Thailandia la proclamazione della vittoria del pugile salernitano contro l’indonesiano AP Geisler. “Salerno e la salernitanità sono sempre con me in giro per il mondo” dice con orgoglio Dario Socci che, appena tornato dall’Asia, è stato ospite a LIRATV di Goal su Goal raccontando l’emozione e la soddisfazione per l’ultimo importante successo.

“Ero preparato a vincere perché mi sentivo veramente bene, ho controllato il match e sono stato bravo. E’ stata un’emozione fortissima” aggiunge Dario Socci.

Il prossimo appuntamento per Dario Socci è fissato il 18 aprile in Kuwait. Per lui questo 2025 sarà l’ultimo anno da professionista, da chiudere con un altro sogno da realizzare. “Sono logorato dopo 17 anni da professionismo” conclude Dario Socci. “In questo 2025 vorrei chiudere la carriera con un match in Australia per essere il primo pugile della storia italiana ad aver combattuto in cinque continenti. Sarebbe una cosa bellissima”.

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