L’introduzione di nuovi dazi statunitensi sulle merci europee potrebbe colpire duramente l’export campano, con effetti potenzialmente devastanti per il settore agroalimentare e manifatturiero in una forbice compresa tra il 20 e il 35%. Nel comparto agroalimentare, i rischi più elevati riguardano l’olio d’oliva e la pasta che, gravati dalla sovrattassa, risulterebbero meno competitivi rispetto ai concorrenti esteri. A lanciare l’allarme è Antonio Visconti, presidente Ficei e numero uno dell’Area di sviluppo industriale di Salerno, commentando l’avvio dei dazi doganali, decisi dagli Stati Uniti per Cina, Messico e Canada. «Anche il settore vinicolo non è immune – aggiunge Visconti – le esportazioni di vini campani potrebbero subire un taglio del 20%, mentre la mozzarella di bufala, per cui gli Usa rappresentano un mercato chiave, rischia una flessione tra il 15% e il 25%, con pesanti ricadute per le aziende del comparto caseario». «Se le misure protezionistiche americane venissero inasprite – prosegue il presidente dell’Asi – la perdita complessiva per l’export campano potrebbe superare il miliardo di euro, con effetti a cascata sull’intera filiera produttiva e occupazionale». «Le aziende campane, già provate dall’inflazione e dall’aumento dei costi energetici – conclude Visconti – potrebbero trovarsi costrette a ridimensionare la produzione o cercare nuovi mercati per compensare le perdite».
L'allarme lanciato dal presidente dell'Area di Sviluppo Industriale di Salerno
Asi: con i dazi perdite da 1 miliardo per export Campania
Visconti: "Penalizzati mozzarella, olio, pasta e manifatturiero"
20
articolo precedente