Non è la prima volta che accade, coi vuoti in organico non si riesce a fronteggiare l’emergenza-urgenza

Ruggi: paziente su una barella per 4 giorni

L'accaduto ha scatenato l'indignazione di rappresentanti politici intenzionati a portare la vicenda all’attenzione delle autorità competenti
Ivano Montano

E’ accaduto già, purtroppo la storia si ripete. Un campanello d’allarme che risuona sulle inefficienze figlie di carenze in pianta organica che mal si sposano con il sovraffollamento di questi giorni, per via degli accessi causati soprattutto dai sintomi influenzali. Al Pronto Soccorso del “Ruggi d’Aragona” un paziente è rimasto su una barella per ben quattro giorni. Non è la prima volta, si spera sia l’ultima ma è chiaro che il  sistema ospedaliero spesso va in tilt e non riesce a fronteggiare l’emergenza-urgenza. L’accaduto ha scatenato l’indignazione di rappresentanti politici intenzionati a portare la vicenda all’attenzione delle autorità competenti, definendo inaccettabile la situazione in cui versa la sanità, in particolare al Ruggi, che ormai sembra al collasso. E’ chiaro pure che diventa sempre più difficile, se non impossibile, far fronte alle esigenze dei cittadini col personale medico e infermieristico ridotto all’osso.

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