Il furgone contenente le prime 9.750 dosi del vaccino anti-Covid di Pfizer-Biontech destinate all'Italia, provenienti dallo stabilimento di Puurs in Belgio, è arrivato nella serata di ieri alla caserma di Tor di Quinto a Roma, scortato dalle auto dei carabinieri. Questa mattina, invece, il suo prezioso carico è arrivato all'Ospedale Spallanzani dove le dosi sono state suddivise in scatole che sono state consegnate ai militari che, a bordo di 60 mezzi della difesa, sono partiti per le destinazioni da raggiungere via terra nel raggio di 300 chilometri, o in direzione dell'aeroporto militare di Pratica di Mare dove le restanti dosi sono state imbarcate su 5 aerei, due dell'Aeronautica, due dell'Esercito e uno della Marina, che lo hanno trasportato nelle mete più lontane, così come previsto dal piano del ministero della Difesa in base alle disposizioni date dal commissario Domenico Arcuri.
Le istruzioni per il trasporto e lo stoccaggio sono state fornite dalla Pfizer con protocolli molto rigidi. Il vaccino viene tenuto nel ghiaccio secco a -70 gradi centigradi fino a 10 giorni. L'azienda farmaceutica utilizzerà «sensori termici abilitati al Gps con una torre di controllo che seguirà la posizione e la temperatura di ogni spedizione di vaccini attraverso i loro percorsi prestabiliti per prevenire in modo proattivo le deviazioni indesiderate e di agire prima che si verifichino».
Quando le dosi saranno a destinazione i contenitori isotermici Pfizer diventeranno da unità di stoccaggio temporaneo, purché siano riempiti di ghiaccio secco ogni 5 giorni (durata di conservazione massima: fino a 30 giorni). Infine il vaccino può essere conservato «per cinque giorni in condizioni refrigerate tra i 2 e gli 8 gradi centigradi».
Le fiale poi, dovranno essere scongelate in maniera graduale, in circa 3 ore. Il vaccino dovrà essere poi mantenuto a una temperatura di 2-8 C° per non più di cinque giorni. Quando avrà raggiunto la temperatura ambiente e, solo allora, le fiale potranno essere capovolte per dieci volte, in modo lento e senza agitarle. Poi si dovrà diluirle in una soluzione di cloruro di sodio prima della vera e propria somministrazione. Ogni fiala ha dalle 5 alle 7 dosi.
Tutto pronto, dunque, per domani, 27 dicembre, data scelta per il V-day europeo. Se tutto andrà come previsto, l'Italia dovrebbe avere a breve le dosi necessarie per vaccinare tutti i 60 milioni di residenti nel nostro Paese.
Nella seconda fase, poi, appena disponibili, verranno trasportati in Italia anche i vaccini delle altre aziende farmaceutiche.