Il restauro del Duomo di Salerno si avvicina

Era l’8 settembre 2024 quando venne annunciato, dall’ormai ex ministro Sangiuliano, che erano stati individuati i fondi per i lavori di ristrutturazione che dovevano interessare sia il chiostro della cattedrale di San Matteo, sia il campanile, e che era cominciata la verifica del progetto da parte degli uffici della Soprintendenza. Lo scorso 8 marzo, poi, negli uffici di Palazzo Santa Lucia è stato firmato un decreto per i “lavori di manutenzione straordinaria per il restauro funzionale, conservazione del patrimonio artistico e messa in sicurezza per la tutela della pubblica incolumità della Cattedrale di Salerno Santa Maria degli Angeli, San Matteo, San Gregorio VII ed il Museo Diocesano” con cui è stata data copertura economica all’intera fase di progettazione – a cura dell’Arcidiocesi – che costerà circa 600mila euro. Comincia dunque a prendere corpo il risanamento del Duomo e del contiguo museo diocesano. Un intervento che da auspicabile è diventato necessario dopo che la ricerca coordinata da Massimiliano Campi, professore ordinario al Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli con l’architetta salernitana Marika Falcone, dimostrò la necessità di intervenire in particolare sugli elementi architettonici esterni della Cattedrale per evitare che il deterioramento in corso diventasse irreversibile. In base alle verifiche preliminari, per rimettere in sesto il Duomo e il Museo dove sono conservati gli avori medievali serviranno complessivamente poco più di 9 milioni. Che potranno essere “pescati” da diverse fonti: la Cattedrale, infatti, era stata inserita fra i beni culturali della Campania destinatari di 50 milioni di euro dei Fondi Coesione e Sviluppo per gli interventi previsti nella “terra felix”.