Confermata anche in Corte d’appello la condanna nei confronti dei due medici dell’azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, ritenuti responsabili del decesso di Alessandro Farina, il 13enne di Pellezzano prematuramente scomparso il 27 dicembre 2017 a causa di una grave forma di diabete di tipo 1 non prontamente diagnosticata. I due camici bianchi erano già stati condannati in primo grado, nell’aprile del 2023, a 1 anno e 8 mesi di reclusione con l’accusa di omicidio colposo per quello che è stato classificato dall’autorità giudiziaria come un caso di malasanità. Condannato in solido anche il presidio ospedaliero “Ruggi” di Salerno. “La Corte di Appello di Salerno – ha dichiarato Federico Conte, avvocato difensore dei familiari della vittima – ha governato con equilibrio le complesse questioni giuridiche di una vicenda carica anche di significati morali ed etici. Estendendo, come richiesto dalla difesa, la responsabilità del tragico evento anche alla stesa Azienda ospedaliera di Salerno”. “Anche in appello giustizia è fatta. – dichiara il Sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, zio di Alessandro Farina – Con grande rammarico, osserviamo ancora oggi, che da parte dei medici non è arrivata nessuna parola di scuse e di solidarietà. Anzi, durante il dibattimento di secondo grado, si è cercato di attribuire la responsabilità del decesso alla madre e ai familiari di Alessandro”. “Ancora una volta – ha aggiunto la sorella Tiziana , madre di Alessandro – ringrazio tutti coloro che in questi anni mi stanno supportando in questa battaglia di giustizia. La sentenza di oggi è la migliore risposta ai maldestri tentativi di esimersi dalle responsabilità”.
Dopo il primo grado confermata la sentenza per quello che è stato classificato dall’autorità giudiziaria come un caso di malasanità
Processo Farina, condanna in appello per i medici del Ruggi
Francesco Morra, zio del ragazzo: ”. “Anche in appello giustizia è fatta. Ancor'oggi nessuna parola di scuse e di solidarietà"
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