Hanno fatto il giro d'Italia e continuano a far discutere le immagini delle lunghe code di operatori sanitari, alla Mostra d'Oltremare a Napoli, in fila anche 5 ore per sottoporsi al vaccino anti-Covid. Asl Napoli 1 e Regione Campania replicano alle accuse.
Code lunghe decine di metri, di persone in fila anche 5 ore per sottoporsi al vaccino anti-Covid. E' accaduto nella struttura che l'Asl Napoli 1 ha allestito alla Mostra d'Oltremare per la chiamata generale al personale sanitario che deve ricevere la prima dose di immunizzazione. Sotto la pioggia, con un solo ingresso disponibile e gli ultimi accessi ad ora tarda, l persone ritratte in quelle immagini hanno suscitato impressione e polemiche.
Asl e Regione, però, non ci stanno e replicano a muso duro: «Nonostante sia più che comprensibile il disagio per le lunghe attese, ancora una volta siamo testimoni di un vergognoso sciacallaggio, con il quale si cerca di mettere in ombra un poderoso sforzo nella lotta al Covid». La difesa parte dal presupposto che «alla Mostra d'Oltremare è stata messa in piedi un'imponente macchina organizzativa. Il centro vaccinale vede ogni giorno in servizio 8 medici, 1 rianimatore, 18 infermieri, 16 operatori socio sanitari, 20 amministrativi, 4 farmacisti e 4 infermieri preparatori su 4.000 mq del padiglione 1 della Mostra d'Oltremare». Ciò ha permesso di vaccinare 2.194 persone il primo giorno e ieri ancor di più.
Ma Asl e Regione denunciano che alcuni, pur non avendo diritto alla vaccinazione, hanno comunque cercato di intrufolarsi creando non pochi rallentamenti allo scorrimento delle code: parliamo di circa 400 persone in tutto. Inoltre, va rammentato che per la vaccinazione è necessario munirsi di tessera sanitaria e documento di identità, nonché di un documento che attesti l'appartenenza ad una struttura sanitaria.
«La direzione generale dell'ASL Napoli 1 è già a lavoro per migliorare alcuni aspetti organizzativi- precisa la Regione- con l'obiettivo di rendere le attese meno lunghe. Alle persone in fila saranno distribuiti numeri con finestre orarie così che possano ritornare nell'orario giusto, senza aspettare». Ma si sta «anche valutando la creazione di ulteriori punti vaccinali per le successive fasi, quando saranno chiamati centinaia di migliaia di cittadini».