E' finita… si dice solo alla fine. Certo, la 19esima sconfitta stagionale (la nona tra le mura amiche), il digiuno di vittorie che perdura (l'ultimo successo è datato 9 gennaio a Verona, l'hurrà casalingo manca addirittura dal 2 ottobre scorso, dall'1-0 col Genoa), il mancato cambio di passo dopo la svolta targata Nicola, la 30esima gara (su 31) in cui la porta dei granata è stata violata (e la 15esima in cui il team dell'ippocampo non è riuscito a segnare) non lasciano ampi margini di movimento.
Eppure la sconfitta rimediata dal Cagliari a Udine, gli stop di Venezia e Samp lasciano sostanzialmente immutata la situazione in coda. La Salernitana è sempre a -9 dalla zona salvezza e, con 9 gare da giocare, tutto può ancora succedere, soprattutto in considerazione del fatto che i granata dovranno affrontare diversi scontri diretti (con Sampdoria, due con l'Udinese, Venezia, Cagliari ed Empoli) e che avranno la possibilità di giocarne ben tre tra le mura amiche alimenta le residue (ora davvero minime, Sabatini le ha quantificate in un risicato 4%) speranze dei granata.
Mister Nicola alla ripresa degli allenamenti lo ha fatto presente alla sua truppa. Ai torti arbitrali ricevuti ci penserà la società (ma di certo all'allenatore e ai calciatori avranno fatto piacere le pubbliche prese di posizione del club, che sta cercando in tutti i modi di far percepire loro vicinanza, sostegno), il gruppo squadra deve rimanere concentrato solo sulle cose di campo, nel tentativo di migliorare il proprio rendimento, che continua a risultare davvero poco soddisfacente.