La missione salvezza è sempre più complicata, ma i granata devono provarci fino alla fine

Salernitana, Nicola invita i suoi a non mollare

Le sconfitte rimediate da Sampdoria, Cagliari e Venezia lasciano immutata la situazione in coda
Michele Masturzo

E' finita… si dice solo alla fine. Certo, la 19esima sconfitta stagionale (la nona tra le mura amiche), il digiuno di vittorie che perdura (l'ultimo successo è datato 9 gennaio a Verona, l'hurrà casalingo manca addirittura dal 2 ottobre scorso, dall'1-0 col Genoa), il mancato cambio di passo dopo la svolta targata Nicola, la 30esima gara (su 31) in cui la porta dei granata è stata violata (e la 15esima in cui il team dell'ippocampo non è riuscito a segnare) non lasciano ampi margini di movimento.

Eppure la sconfitta rimediata dal Cagliari a Udine, gli stop di Venezia e Samp lasciano sostanzialmente immutata la situazione in coda. La Salernitana è sempre a -9 dalla zona salvezza e, con 9 gare da giocare, tutto può ancora succedere, soprattutto in considerazione del fatto che i granata dovranno affrontare diversi scontri diretti (con Sampdoria, due con l'Udinese, Venezia, Cagliari ed Empoli) e che avranno la possibilità di giocarne ben tre tra le mura amiche alimenta le residue (ora davvero minime, Sabatini le ha quantificate in un risicato 4%) speranze dei granata.

Mister Nicola alla ripresa degli allenamenti lo ha fatto presente alla sua truppa. Ai torti arbitrali ricevuti ci penserà la società (ma di certo all'allenatore e ai calciatori avranno fatto piacere le pubbliche prese di posizione del club, che sta cercando in tutti i modi di far percepire loro vicinanza, sostegno), il gruppo squadra deve rimanere concentrato solo sulle cose di campo, nel tentativo di migliorare il proprio rendimento, che continua a risultare davvero poco soddisfacente.

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