Feste e ricevimenti anche in luoghi privati sono soggetti ad ulteriori restrizioni: il chiarimento all'ultima ordinanza della Regione Campania, la numero 75, che riguarda anche la movida e le attività di ristorazione, è arrivata nella serata di ieri.
Il limite massimo di 20 partecipanti per ciascun evento riguarda pure i matrimoni, svolti in locali pubblici o aperti al pubblico, ma anche in luoghi privati.
In particolare, l'integrazione all'ordinanza specifica che tale limite numerico "non opera ove l'evento si svolga in forma statica", con esclusione di buffet. Vale a dire che i partecipanti possono essere in numero superiore a 20, laddove ci siano i presupposti, cioè con posti a sedere preassegnati. Rimane sottinteso che le regole per il protocollo di ristorazione vanno sempre applicate, distanziamento compreso. Si chiarisce, inoltre, che la composizione dei tavoli, sempre nel caso delle cerimonie, dovrà prevedere la partecipazione di soli congiunti.
Il limite di 20 partecipanti, previsto dall'ordinanza, inoltre, non si applica alle celebrazioni religiose, per le quali restano in vigore le apposite disposizioni contenute nel protocollo di sicurezza dell'allegato al dpcm dello scorso 7 agosto.
Inoltre, nei chiarimenti dell'ordinanza n.75 viene specificato che il limite di 20 è riferito solo allo svolgimento di feste e ricevimenti e non costituisce limitazione ai "coperti" degli esercizi di ristorazione destinati all'utenza ordinaria, "che non presenta rischi di assembramenti e di multipla e prolungata interazione personale tipica degli eventi con partecipazione di invitati".
Infine, lo svolgimento di congressi, tipicamente in forma statica, non rientra nelle previsioni di sospensione del punto 1.4, che riguarda invece il divieto di svolgimento di sagre e fiere.