La risposta sempre pronta e la varietà delle sostanze a disposizione avevano reso il gruppo di spacciatori fortemente radicato sul territorio. Una posizione consolidata anche grazie al coinvolgimento nelle attività di spaccio di amici e familiari. Si chiama “Brown Sugar“, l'operazione antidroga conclusa all'alba dai carabinieri della Compagnia di Agropoli, supportati dalla Compagnia Carabinieri di Aversa e dal Nucleo Cinofili di Sarno. Quattordici persone, residenti nei comuni di Agropoli e Giungano, nel salernitano, e a San Marcellino, in provincia di Caserta, sono state arrestate, gravemente indiziate, a vario titolo, di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. Tre sono state condotte in carcere, nove agli arresti domiciliari e due sottoposte ad obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
Le parole del capitano Garello
«L'attività investigativa – spiega il capitano Fabiola Garello, comandante dei Carabinieri di Agropoli – è iniziata nel mese di dicembre 2019 ed è proseguita fino allo scorso mese di marzo, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania. L'indagine ha consentito di smantellare una fitta rete di spaccio operante prevalentemente nella città di Agropoli, per un giro di affari stimato di circa 30 000 euro. Nella disponibilità del gruppo – precisa il cap. Garello – vi erano hashish, marijuana, cocaina, eroina e metadone, che venivano commercializzate al prezzo medio di 25/30 euro a dose, a seconda della tipologia, dopo essere state acquistate nell'hinterland».
Le indagini
Per l'accusa, i destinatari delle misure avevano creato una vera e propria rete di spaccio, occupando il mercato grazie a una presenza preponderante sul
territorio e a una organizzazione basata sulla pronta risposta alle richieste dei consumatori. Il gruppo criminale era inoltre consolidato da vincoli di amicizia e familiari: tra questi anche sette donne. 28 assuntori di sostanze stupefacenti sono stati segnalati.