Droga a Scafati

Droga a domicilio, scoperta a Scafati la ‘dama del crack’. I componenti del sodalizio percepivano il reddito di cittadinanza

Sgominato un sodalizio criminale, al vertice del quale si trovava una donna, soprannominata “la dama del crack”. I tre componenti sono stati raggiunti da misura cautelare nell’Agro nocerino sarnese per i reati di detenzione e traffico di sostanze stu
Anna Sarno

Era la "dama del crack" a gestire lo spaccio della droga in diversi Comuni dell'Agro nocerino-sarnese. Tutto funzionava tramite contatti telefonici tra pusher e clienti: la consegna dello stupefacente, non avveniva in piazza, ma al domicilio degli stessi consumatori o presso l'abitazione della donna. A scoprire Il traffico di droga, i finanzieri del comando provinciale di Salerno in un anno di indagini coordinate dalla Procura. "La dama del crack", come riscontrato dagli inquirenti nel corso delle intercettazioni telefoniche, impartiva istruzioni ben precise a due uomini di fiducia, incaricati di gestire fornitori e clienti. I tre spacciavano droga e percepivano anche il reddito di cittadinanza.

Lei coordinava dall'alto le attività e i movimenti degli spacciatori alle dipendenze. Il traffico avveniva senza grosse problematiche. I clienti prenotavano la dose e si portavano sotto alla finestra. In caso di controllo delle Forze dell'ordine, i pusher fingevano di recarsi in farmacia o al supermercato; qualche volta si facevano accompagnare da minori, certi di non destare in questo modo alcun sospetto. Alla luce dei risultati delle indagini (tra le altre, servizi di appostamento e pedinamento) e dei numerosi sequestri operati (una cinquantina, benché per quantitativi modici), i Finanzieri hanno appurato il carattere sistematico e continuativo delle cessioni, alla base delle esigenze cautelari del provvedimento eseguito. Per arrestare il giro d'affari, alla donna e ai due collaboratori è stato notificato il divieto di dimora nella provincia di Salerno. In più, essendo risultati tutti e tre percettori del reddito di cittadinanza, è stata disposta nei loro confronti anche la sospensione del beneficio, con contestuale segnalazione al competente ufficio dell'Inps, per il recupero delle somme sinora erogate

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