La decisione del presidente De Luca apre un dibattito politico

Scontro sulla chiusura delle scuole in Campania

Potrebbe scoprire le carte del Governo su una stretta imminente
Girolamo Budetti

Scuole ed Università chiuse in Campania e scoppia il caso nazionale. La decisione del presidente De Luca apre un dibattito politico che potrebbe scoprire le carte del Governo su una stretta imminente.

Lo scontro

Sulla scuola si consuma uno scontro politico che siede su una polveriera sociale: perché se è vero che la situazione contagi in Campania è preoccupante e che i dati forniti dall'unità di crisi regionale sulle infezioni nelle scuole di Napoli e Caserta sono inoppugnabili, è pur vero che la chiusura delle scuole viene vissuta come un'ingiustizia da chi, studenti in primis, le regole le ha sempre rispettate, facendo delle scuole tra i luoghi più sicuri.

Scuole e Università chiuse

Ad ogni modo, da oggi e fino al 30 ottobre niente lezioni in presenza nelle primarie e secondarie campane ed attività didattiche e di verifica in presenza sospese in tutte le Università, fatta eccezione gli studenti del primo anno. In giro c'è voglia di mobilitazione e da Salerno a Napoli in tanti, già stamani, si sono ritrovati con i figli davanti ad alcune scuole, simbolicamente, per una forma di protesta pacifica. Analoghe iniziative sono previste domani: tra queste, un flashmob davanti alla Prefettura.

De Luca tira dritto, no di Azzolina e Conte

Vincenzo De Luca tira dritto, come sempre, nonostante il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina giudichi 'gravissima' la decisione perché «in Campania lo 0.75% degli studenti è risultato positivo. La media nazionale è 0.80. Se c'è crescita contagi non è di certo colpa della scuola». Il premier Giuseppe Conte ha detto da Bruxelles che «chiudere così in blocco le scuole non è la migliore soluzione».

Il pressing del Cts

Ma anche in questo caso, De Luca potrebbe solo aver visto lungo rispetto a scelte che oggi il Comitato tecnico scientifico suggerisce con forza all'Esecutivo. «Alla luce dei nuovi dati emersi e della nuova fase servono misure più stringenti per far fronte al progressivo aumento dei contagi», spiegano fonti legate agli esperti del Cts. C'è un pressing sul «governo affinché si giunga a provvedimenti più restrittivi in tempi rapidi, anche in vista del week end. Tra le ipotesi- come riporta l'Ansa- quella di un 'coprifuoco' e la Didattica a distanza almeno per le scuole superiori». Se così fosse, la Campania avrebbe solo anticipato i tempi.

Le soluzioni possibili

Lo stop alla scuola è legato a doppio filo alle difficoltà nei trasporti pubblici, dove i mezzi scarseggiano ed i pendolari si ammassano oltremodo. O si sceglie di potenziare gli autobus o si mettono i lavoratori in smartworking da casa. Scegliere di tenere a casa gli studenti è una delle soluzioni, certo, ma è anche la più semplice e la più opinabile.

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