La partita della sesta giornata di campionato, la seconda di fila all'Arechi, per la Salernitana, rimane a forte rischio: l'avversario di turno, la Reggiana resta alle prese con un focolaio interno e non ha fatto ancora le sue valutazioni in merito all'appuntamento di sabato. Il numero di contagi all'interno della compagine emiliana è pari a 27 (21 giocatori e 6 membri dello staff, di cui allenatore e vice). In pratica il Covid ha colpito l'intera rosa.
La situazione è difficile e, nello stesso tempo, paradossale, perché la Reggiana a questo punto ha davanti due possibilità: fare tappa a Salerno con 13 giocatori, che al momento non ha, oppure, non presentarsi e perdere la partita 0-3 a tavolino. La prima ipotesi comporta che, nell'eventualità in cui decida di affrontare la trasferta, debba disputare la gara con i giovani della Primavera. La società, attraverso una comunicazione ufficiale sul proprio sito web, ha fatto sapere che entro domani saranno rese note "le modalità di prosecuzione dell'attività sportiva, dopo un'attenta analisi da parte dello staff sanitario del club".
Attualmente anche gli allenamenti sono sospesi per la Reggiana che, tra le compagini di B alle prese con i contagi da coronavirus, è sicuramente quella che deve fare i conti con la situazione peggiore. La Salernitana, dal canto suo, non può far nulla se non aspettare e regolarsi di conseguenza. In ogni caso, per quanto poco realistico, con la curva epidemiologica in costante risalita, c'è un regolamento, rimodulato ai tempi del Covid, da rispettare. Quindi, a questo punto, spetterà alla Reggiana dire se i riflettori dell'Arechi sabato alle 16 dovranno essere accesi o meno.