Niente più ricoveri nella Rianimazione dell'Ospedale di Cava de' Tirreni per attivare posti letto per pazienti positivi al Covid. Le attività ordinarie riprenderanno non appena sarà superata l'emergenza pandemica. I pazienti attualmente ricoverati sono stati trasferiti all'ospedale Da Procida di Salerno. Trasferito anche il personale che opera nel reparto.
E proprio a Cava sono deceduti, a distanza di 24h l'uno dall'altro, il 48enne Gerardo Memoli e la madre. Entrambi erano positivi al covid-19.
“La scelta, senza dubbio legata alla drammatica situazione che stiamo vivendo, è d'altra parte, la più semplice e immediata, ma anche quella che con grande chiarezza esprime lo stato a cui si è ridotta la sanità italiana e campana, con un'azienda che per affrontare un grave problema è costretta a divorare se stessa” – ha commentato il sindaco di Cava de' Tirreni Vincenzo Servalli
Dalla stessa comunicazione si evince che sarà comunque garantita la presenza presso il presidio di Cava de'Tirreni di una guardia anestesiologica per le urgenze indifferibili.
“Un dramma per l'assistenza sanitaria della città” – ha commentato Antonio Capezzuto, segretario generale Fp Cgil Salerno
“Chiudere il reparto di Rianimazione del presidio ospedaliero di Cava dei Tirreni, per dirottare il personale al Covid Hospital” Da Procida” di Salerno, lascia senza assistenza sanitaria un territorio di 52mila abitanti, portando al ridimensionamento del Pronto soccorso in Psaut: un vero e proprio dramma per la città ed i territori limitrofi, in una situazione epidemiologica ad alto rischio. Già un mese fa avevamo denunciato il pericolo di chiusura, ma constatiamo con amarezza che come al solito non si è impiegato questo tempo per trovare soluzioni valide e alternative che salvaguardassero il mantenimento del servizio di rianimazione a Cava. Aspettiamo ora risposte chiare dai Sindaci di Cava dei Tirreni e delle zone limitrofe che devono farsi da garante a tutela di questo territorio per evitare di penalizzare la qualità dell'offerta sanitaria ai cittadini”.