Da domani in vigore misure destinate a restare in vigore 15 giorni

Campania classificata come zona arancione? Il responso domani

Chiusi bar e ristoranti (consentito il delivery e l'asporto) aperti estetisti e parrucchieri
Francesca Salemme

Nuovo dpcm Covid di novembre: la Campania dovrebbe essere classificata come zona arancione ma potrebbe essere inserita nelle settimane a venire nella fascia maggiormente a rischio vista l'evoluzione di contagi e la saturazione dei posti letto disponibili, dunque soggetta ad un pacchetto di limitazioni ancor più stringente.

Ma nel frattempo vediamo quali sono le misure previste per le zone arancioni, destinate a restare in vigore 15 giorni.

Analogamente a quanto previsto per tutte le regioni d'Italia dalle 22 ci si può muovere solo, autocertificazione alla mano, per «comprovate esigenze», motivi di lavoro, salute e emergenze. Come nel resto del Paese è prevista la chiusura dei centri commerciali nei week end e lo stop ai corner giochi nei bar e nelle tabaccherie.

Nelle regioni che si trovano in questa fascia si può entrare e uscire dai confini regionali soltanto per «comprovate esigenze» dunque motivi di lavoro, salute e emergenze, attestati da un'autocertificazione. Il «transito sui territori è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni». Nelle regioni in fascia arancione è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per «comprovate esigenze di lavoro, studio, salute».

Sono «consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita». In Campania però, attualmente e fino al 14 novembre, le scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili, sono chiuse per ordinanza regionale.
Sono sospese anche durante il giorno, «le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo». Le ordinazioni di cibo a domicilio sono sempre consentite e il cibo d'asporto può essere ordinato fino alle 22 con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Fanno eccezione gli autogrill e i ristori situati negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Rimangono aperti parrucchieri e centri estetici, confermate le regole che impongono la capienza al 50 per cento sui mezzi pubblici, stop ai musei.

Consentita l'attività motoria e sportiva, purché all'interno del proprio comune e all'aperto. Palestre, piscine e centri sportivi sono chiusi.

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